MORTADELLA DI CAMPOTOSTO

Area di Produzione

Comune di Campotosto in provincia de L’Aquila

Stagionalità

si produce esclusivamente nel periodo invernale. La stagionatura minima prevista dal disciplinare del Presidio è di due mesi.

Il Presidio

Responsabile Slow Food

Nicola Splendiani
tel. 338 4016767

nicolasplendiani@gmail.com

Referente dei produttori

Ernesto Berardi, tel. 0862 909260 – 347 9402266

ernesto.berardi@tiscali.it

Sono spesso confuse con i prodotti industriali appesi, a centinaia, nelle norcinerie e nei negozi di specialità per turisti di tutto il centro Italia. Ma le differenze, evidenti all’occhio e soprattutto al palato, sono sostanziali: le comuni mortadelle industriali sono fatte con sacchetti precuciti, i lardelli sono congelati, la legatura è elastica, la qualità delle carni meno selezionata e contengono additivi e conservanti assolutamente assenti, invece, nel prodotto originale. Proprio per rimarcare questa differenza e salvaguardare la produzione artigianale è nato un Presidio Slow Food. Solo due produttori di Campotosto preparano ancora le mortadelle secondo tradizione, con tagli di carne suina magra di prima scelta, macinata a grana fine, sale, pepe e una concia di aromi dalla miscela segreta.

I Produttori

Nonna Ina

di Ugo Paolini
Campotosto (Aq), Via Piave 8
Tel. 328.1790042
nonnainasas@gmail.com

Berardi Salumi

Campotosto (Aq), Loc. Poggio Cancelli, Via S. Giorgio 1
Tel. 0862 909260 – 347 9402266 – 339 5740047
www.salumiberardi.it
ernesto.berardi@tiscali.it
fabriberar@libero.it

Approfondimenti

La mortadella di Campotosto è un salume, non un insaccato, dalle origini antiche. Pare, infatti, che nel Medioevo i produttori si tramandassero oralmente il segreto della lavorazione. Proprio per questo, pur avendo secoli di storia da raccontare, è difficile risalire a notizie che ne attestino la nascita precisa. Chiamate in maniera vernacolare “coglioni di mulo”, le mortadelle si producevano anche in paesi limitrofi a Campotosto e una volta arrivate sul mercato romano, per la forma ovoidale, e per la particolarità di essere vendute a coppia, furono etichettate scherzosamente così. Prodotte in maniera artigianale nel paese di Campotosto a cui è stata attribuita l’origine, le mortadelle sono ancora lavorate a mano con tagli di carne di suino pesante macinati a grana fine.

La storia della Mortadella di Campotosto

Campotosto, Camputostu in dialetto sabino, è un piccolo borgo in provincia de L’Aquila, quasi a confine con il Lazio, situato a 1420 metri di altitudine. Il territorio del paese comprende anche un lago, a cui dà il nome e una Riserva Statale, parte del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Qui, dove gli abitanti arrivano a sfiorare appena le 500 unità, dal 1796, si produce un salume dal nome e dalla forma del tutto particolari: i “coglioni di mulo”, data la forma e la vendita a coppie.

La mortadella di Campotosto, questo è il nome con cui oggi viene identificato il salume, ovoidale, legata a due a due da uno spago annodato a mano, viene ancora prodotta secondo antica ricetta, quando le famiglie del paese lavoravano insieme per un’insolita corvée comunitaria per produrre le mortadelle che venivano consumate a partire dalla Pasqua. La mortadella di Campotosto i prepara tritando tagli magri e scelti del suino cui si aggiungono pancetta macinata, sale, pepe, e una miscela segreta di spezie.

Nell’impasto è inserito un lardello lungo una decina di centimetri. Appena confezionate, le mortadelle sono appese a una pertica ed esposte per circa 15 giorni al fumo di un camino alimentato con legna di quercia o di faggio. Sono poi trasferite in locali di stagionatura naturale: il vento di tramontana e l’altitudine garantiscono una temperatura e un’umidità ideali, indispensabili per l’essiccamento ottimale. A tre mesi sono pronte per il consumo. A taglio la fettina è di colore rosso intenso, scuro, con il lardello bianchissimo, in bocca è cuoiosa e compatta e il lardello è dolce e croccante. Un salume notevole, di gusto pieno e lungo.

Slow Food Abruzzo

Slow Food è una grande associazione internazionale no profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo. Ogni giorno Slow Food lavora in 150 Paesi per promuovere un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti.

I Presìdi Slow Food

I Presìdi Slow Food riuniscono e sostengono piccoli produttori custodi di grandi tradizioni gastronomiche a rischio di estinzione.

Contatti

Corso Roma 53, 66034 – Lanciano (Ch) Tel: 338.2680783 Email: info@slowfoodabruzzo.it