PECORINO DI FARINDOLA
Area di Produzione
Arsita, Bisenti e Castelli (provincia di Teramo); Carpineto della Nora, Civitella Casanova, Farindola, Montebello di Bertona, Penne e Villa Celiera (provincia di Pescara).
Stagionalità
Si produce tutto l’anno.
Si produce tutto l’anno. La stagionatura minima prevista dal disciplinare del Presidio è di tre mesi.
Il Presidio
Responsabile Slow Food
Sandro Rossi, tel. 360 314336
Referente dei produttori
Pina Annalisa Marzola Tel 320 7833123
I Produttori
Raffaele Astolfi
Penne (Pe), Contrada Colle Paglierone 2
Tel. 328.9350625
astolfi@pecorinodifarindola.net
Daniele D’Agostino
Penne (Pe), Contrada Colle Paglierone, 2
Tel. 329 6584204
dagdani@gmail.com
dagostino@pecorinofarindola.it
Ivana Di Marcantonio
Arsita (Te), Contrada Sant’Eusanio
Tel. 339.1425325
dimarcantonioivana@gmail.com
Mirko Marcella
Farindola (Pe), Contrada Case Bruciate
Tel. 333 5831335
mirko.marcella75@gmail.com
Cooperativ Masserie del Parco
Arsita (Te), Contrada Pantane, 1
Tel. 0861 1855863 – 366 2098950 – 328 2642395
masseriedelparco@libero.it
Farindola Agri
di Lorenzo Riccitelli§
arindola (Pe), Contrada San Quirico, 31
Tel. 320.7833123
farindolaagri@libero.it
Valle Mirabello
Di Federico Evangelista
Penne (Pe), Contrada Santa Maria Mirabello
Tel. 333.3665011
Gino Macrini
Montebello di Bertona (Pe), Contrada Campo Mirabello, 86
Tel. 346.0664898
lucamac17@gmail.com
Silvano Marchionne
Carpineto della Nora (Pe), Contrada Sotto S.P., 18
Tel. 339.7753541
patriziafidanza@virgilio.it
Pavone Pasquale
Montebello di Bertona (Pe), C.da Campo S. Maria 127
Tel. 339 3921220
satpasquale@gmail.com
Approfondimenti
La storia del Pecorino di Farindola
Il pecorino di Farindola si produce ancora oggi in quantità limitatissime in una ristretta area del versante orientale del massiccio del Gran Sasso, in gran parte all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La sua produzione è prerogativa esclusiva delle donne, che si tramandano la ricetta di generazione in generazione. Il latte è munto a mano da ovini allevati allo stato brado per buona parte dell’anno. La massa si ottiene cagliando il latte riscaldato a 35°C e rompendo la cagliata in piccoli grani delle dimensioni di un chicco di mais. Quindi viene estratta dalla caldaia e posta nelle fiscelle di vimini che disegnano sulla superficie le tipiche striature. Dopo la salatura a secco, che avviene entro 48 ore, le forme sono poste a stagionare in vecchie madie di legno, dove affinano da un minimo di 40 giorni fino a oltre un anno.
La crosta, che viene periodicamente unta con una miscela di olio extravergine di oliva e aceto, con il tempo diventa color zafferano o marroncino ed è striata per via dei cestini di giunco in cui è collocato nella fase di sgrondatura. La pasta è granulosa, giallo paglierino e leggermente umida anche quando il formaggio è molto stagionato: merito del caglio e della tecnica di produzione. L’umidità gli conferisce profumi leggermente muschiati (fungo, muffa nobile, legna secca). In bocca, una straordinaria pastosità e un grande equilibrio tra sensazioni piccanti e un buon sapore di latte ovino.
Slow Food Abruzzo
Slow Food è una grande associazione internazionale no profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo. Ogni giorno Slow Food lavora in 150 Paesi per promuovere un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti.
I Presìdi Slow Food
I Presìdi Slow Food riuniscono e sostengono piccoli produttori custodi di grandi tradizioni gastronomiche a rischio di estinzione.
Contatti
Corso Roma 53, 66034 – Lanciano (Ch) Tel: 338.2680783 Email: info@slowfoodabruzzo.it
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