maiale nero d'Abruzzo

Area di Produzione

È allevato in tutta la regione Abruzzo.

Stagionalità

È allevato durante tutto l’anno.

 

Produttori

Consorzio allevatori valorizzazione Maiale Nero d’Abruzzo

Rapino (Ch), via Madonna di Carpineto 67

Azienda Agricola Nero Peligno
Vittorito (Aq), via Colle della Fonte, 319/A
Tel. 329 7349322 – 335 6320458 – 339 1623790
www.neropeligno.com

info@neropeligno.com

Azienda Agricola San Martino
di Amedeo Melone

Pescomaggiore (Aq), via Sotto La Chiesa
Tel. 333.7245817
sanmartino.aziendaagricola@gmail.com

Azienda Agricola Alessandro Pelini

Castel del Monte (Aq), Piazzale del Lago
Tel. 333 2449006
alessandro.pelini@gmail.com

Società Agricola Costantini Slow s.s.

Mosciano Sant’Angelo (Te), via Rovano, 21
Tel. 335 1307238
www.costantinislow.com
info@costantinislow.com

Approfondimenti

Recuperare l’identità territoriale significa allevare il Maiale Nero d’Abruzzo, animale presente sul territorio italico sin dai tempi dei romani, più datato rispetto al maiale bianco, icona dell’immaginario collettivo. Il colore originario dei suini in Italia era caratterizzato da tonalità scure che andavano dal nero al grigio ardesia pur con alcune distinzioni maturate nei differenti territori di stabilizzazione: alcuni erano dotati di zanne, altri erano cintati, altri macchiati o privi di setole. Con molta probabilità furono importati dai romani in seguito alle conquiste dei territori orientali e poi insediatisi stabilmente su tutto il territorio italico. Il maiale nero è un animale originario della Campania, come testimoniano fonti risalenti al periodo romano e al Regno di Napoli, avallate dal ritrovamento di affreschi rinvenuti presso gli scavi di Pompei ed Ercolano. Numerose documentazioni giungono anche dal mondo letterario e svelano la sua presenza in Abruzzo fino alla metà del secolo scorso: è descritto da Mantovani nella “Nuova Enciclopedia italiana” (1926), citato da D’Annunzio in “Terra Vergine” e immortalato in una foto da Basilio Cascella all’inizio del XX secolo. Il maiale nero è stato il baluardo dell’allevamento tradizionale e locale fino agli anni ’60 quando, con l’avanzamento della suinicoltura intensiva, si è deciso di prediligere il maiale bianco, proveniente dal centro e nord Europa. Adatto a vivere in spazi ristretti e più incline all’allevamento in batteria, il maiale bianco ha inoltre carni più magre, come richiesto dal mercato, una crescita più veloce e un’alimentazione più economica. Con l’abbandono della transumanza e dei tratturi, dopo anni difficili in cui il Maiale nero è stato un bene per pochi, destinato all’estinzione e non adatto ad una produttività industriale, oggi torna forte e gentile come un tempo, come la terra che abita, allevato con metodi innovativi che permettono di ritrovare la rusticità di un tempo, di esaltare le caratteristiche organolettiche che lo contraddistinguono e migliorare la qualità delle carni.

La storia del Maiale Nero d’Abruzzo

Il Maiale Nero è un suino originario della Campania giunto in Abruzzo nei secoli antichi e ha rappresentato, negli anni, il punto fermo del territorio che lo ha gelosamente custodito come risorsa di ogni famiglia e simbolo di riti e tradizioni ancora vive. La popolazione abruzzese, con premura e attenzione, ha salvaguardato la razza rara, divenuta introvabile dopo l’avvento della suinicoltura industriale che ha visto il maiale bianco sostituirsi al Nero, perché più incline all’allevamento in batteria, dalla crescita più rapida e l’alimentazione più economica.

Il Maiale Nero è un animale rustico, di medie dimensioni, dal pelo ispido di un colore che varia dal nero al color ardesia e storicamente presenta grandi orecchie che gli cadono sugli occhi. È resistente e predisposto al pascolo all’aperto in tutti i periodi dell’anno ma richiede, allo stesso tempo, più cura e dedizione, considerato il maggior tempo per la crescita e lo sviluppo; a differenza degli altri, infatti, il Maiale Nero è destinato a una produzione e a un consumo elitari, riservato alle famiglie o per un ristretto settore di ristorazione tipica.

La tecnica di allevamento prevede un largo uso di pascolo nei boschi di faggio, di castagno o di quercia, in cui il maiale può brucare liberamente, cibarsi di ghiande, tuberi, radici e frutti del bosco; nel territorio abruzzese il Maiale Nero trova così il luogo ideale per un allevamento estensivo semi-brado in cui raccoglie l’essenza della terra e la purezza dell’aria, evita l’insorgenza di alcune malattie e restituisce una carne tenera, sapida, dal gusto unico e inconfondibile. Nel maiale nero, infatti, la più alta percentuale di grasso (marezzatura) consente di apprezzare maggiormente la diversità organolettica delle carni.

Slow Food Abruzzo

Slow Food è una grande associazione internazionale no profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo. Ogni giorno Slow Food lavora in 150 Paesi per promuovere un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti.

I Presìdi Slow Food

I Presìdi Slow Food riuniscono e sostengono piccoli produttori custodi di grandi tradizioni gastronomiche a rischio di estinzione.

Contatti

Corso Roma 53, 66034 – Lanciano (Ch) Tel: 338.2680783 Email: info@slowfoodabruzzo.it

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