Carota del Fucino
Area di Produzione
Altopiano del Fucino, un bacino di 14.000 ettari fiancheggiato da alte cime appenniniche nel territorio della provincia de L’Aquila
Stagionalità
La semina viene effettuata nel periodo compreso tra febbraio e aprile, la raccolta può essere praticata tutto l’anno ma la migliore produzione si ottiene da giugno a ottobre.
Produttori
IORI s.r.l.
Gioia dei Marsi (Aq), Strada Statale 8e Marsicana – km 15.650
Tel. 0863 889468
https://www.ioriweb.com/
Covalpa Abruzzo
Celano (AQ), Borgo Strada 14
Tel. 0863 79501
www.covalpabruzzo.it
info@covalpabruzzo.it
Mario Aureli S.S. Agricola
Ortucchio (AQ), Via Mario Aureli 7
Tel. 0863 830373
www.aurelimario.com
info@aurelimario.com
De Vincentis Giammarco e Quinto
Soc. Agricola Orto.Be.Mar. s.s.
San Benedetto dei Marsi (AQ)
Tel. 0863867806 – 348.3825993 – 335.6100814
www.lacarotadelfucino.it
FucinOrtaggi
VE.PA.FARM. ITALIA S.r.l.
Avezzano (AQ), Via Enrico Palanza 93
Tel. 0863.414830
www.fucinortaggi.it
Approfondimenti
La Carota dell’Altopiano del Fucino IGP cresce in una terra “giovane”, resa fertile dalla grande quantità di humus creata nel corso dei millenni dalle sostanze organiche depositatesi sul fondo del lago, ad un’altitudine di 700 metri. La notevole fertilità del terreno arricchisce l’ortaggio di un elevato contenuto vitaminico e proteico. La Carota dell’Altopiano del Fucino IGP si conserva abbastanza a lungo in luogo fresco, è ricca di caroteni, sostanze che l’organismo utilizza per la produzione di vitamina A, importante per diverse funzioni dell’organismo e in particolare per la vista. In tal senso la carota entra nella produzione di succhi di frutta. Si può consumare cruda ed è protagonista di svariate ricette. In insalata, tagliata a striscine, a rondelle, a julienne; si accompagna magnificamente ad erbe verdi, pomodori, radicchi, mele e arance. È ottima anche per passati e minestroni, come contorno di arrosti e negli sformati. Può essere cotta al burro, all’olio o in padella con i broccoli.
La storia della Carota del Fucino
Proveniente dalle aree temperate europee, la pianta della carota sembra trovi le sue origini in Afghanistan. Ad iniziarne per primi la coltivazione furono i Greci e i Romani. La diffusione nell’Altopiano del Fucino risale, invece, a un’epoca più recente, successiva al prosciugamento del lago Fucino che ricopriva l’ampia conca fino al 1870. La coltivazione delle carote a pieno campo, nell’area ormai bonificata, è iniziata nel 1950. La Carota dell’Altopiano del Fucino IGP ha forma cilindrica con punta arrotondata, è priva di peli radicali e caratterizzata da un uniforme colore arancio intenso. La polpa è croccante e vitrea alla rottura. Il sapore è dolce. Per quanto attiene al metodo di produzione, una volta preparato il terreno attraverso operazioni di aratura, fresatura e rullatura, si procede alla semina, che viene effettuata, nel periodo compreso tra febbraio e aprile, esclusivamente a macchina, per favorire l’ottimale uniformità di distribuzione e densità dei semi. Le operazioni colturali eseguite sono la “sarchiatura” e la “rincalzatura”.
L’irrigazione deve essere frequente, ma non troppo abbondante e in estate deve essere effettuata solo durante la notte per non rovinare le piantine. La raccolta avviene nelle prime ore di sole e può essere praticata tutto l’anno, ma la migliore produzione si ottiene da giugno a ottobre, in base agli stadi di maturazione più idonei, in funzione della destinazione del prodotto e della tipologia di confezionamento. Il prodotto da destinare alla conservazione viene raccolto a sviluppo ultimato e non prima del termine previsto per la cultivar, considerando anche l’andamento climatico della stagione, per garantire una maggiore conservabilità delle caratteristiche qualitative ed organolettiche. Entro quattro ore dalla raccolta, il prodotto viene trasferito al centro di lavaggio e confezionamento, dove viene immediatamente raffreddato, lavorato e confezionato.
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